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giovedì 27 novembre 2014

PESCHE DOLCI senza glutine

Questi tipici dolcetti Toscani sono veramente buoni, mia figlia Matilde ne va matta.
Avevo già provato delle ricette in passato, ma ieri mi è venuta voglia di fare un tentativo con la mitica farina Molino dalla Giovanna per dolci lievitati e vi garantisco che il risultato è stato ottimo.
Sono buonissime appena sfornate e si mantengono bene anche dopo, ammesso che ci arrivino...

Ingredienti:

125 gr. farina Molino dalla Giovanna per dolci lievitati
60 gr. zucchero
25 gr. burro morbido
1 uovo
3 gr. lievito secco
25 gr. yogurt
5 gr. miele

Disporre a fontana la farina con lo zucchero, mettere al centro gli altri ingredienti ed impastare.
Prelevare l'impasto con un cucchiaino e fare delle piccole palline (più piccole di una noce) e disporle su teglia foderata con carta forno.Me ne sono venute 24.






 Le ho lasciate riposare in forno spento per circa due ore e mezzo. Lieviteranno appena. Cuocerle in forno a 180°  (anche dopo la cottura non vi aspettate un grande aumento di volume) per circa 18 minuti, dovranno prendere colore.





Una volta cotte, appena si sono freddate, dovranno essere inzuppate nell'Alkermes e passate nello zucchero. Vanno unite e per farlo possiamo usare della nutella o della crema.






martedì 25 novembre 2014

LA PIADINA senza glutine

Non è semplice trovare delle buone piadine senza glutine. Parlandone con una emiliana doc  mi sono fatta svelare la ricetta classica della piada, ci ho provato
nella versione gluten free e devo dire che il risultato è stato più che soddisfacente.


INGREDIENTI :

1 kg. di farina Bi Aglut pacco da Kilo
2 cucchiai di strutto
4 gr.di sale
4 gr. di bicarbonato
acqua o latte sufficienti a creare un impasto ben lavorabile

In una terrina capace versare tutta la farina, aggiungere il sale ed il bicarbonato e incorporare bene il tutto. A questo punto uniamo lo strutto ed incorporiamolo nella farina. Iniziamo adesso ad aggiungere il latte o l'acqua (con il primo verranno leggermente più morbide e delicate) piano piano fino a che, impastando con le mani, non raggiungeremo una consistenza bella morbida, facilmente lavorabile, che non appiccica alle mani.
Suddividiamo l'impasto in palline (con questa quantità vengono circa 12 piadine)e su una spianatoia leggermente infarinata schiacciamole con il mattarello, si lavorano benissimo. Vi consiglio di farle piuttosto sottili perchè in cottura tendono ad aumentare di volume.



Per cuocerle, l'ideale sarebbe il testo romagnolo ( che normalmente posseggono le professioniste della piadina), per chi non lo avesse, come me, va benissimo una padella antiaderente leggermente imburrata e ben calda. La piadina sarà cotta quando da entrambe i lati presenterà le classiche macchioline brunite tipiche della piada. Una volta cotte le potete farcire a vostro piacimento ed arrotolare, io le ho ripassate un attimo in padella perchè calde sono più buone e poi il formaggio che avevo messo nel ripieno ha modo di sciogliersi. Vi garantisco che sono una bontà. Se la quantità di impasto fosse troppa dimezzate tranquillamente le dosi. Possono essere tranquillamente surgelate (prima di essere cotte), così da averle sempre pronte.

venerdì 21 novembre 2014

CANTUCCI DI PRATO

ATTENZIONE IN DATA 17 DICEMBRE 2015 HO POSTATO NUOVA RICETTA MOLTO PIU' VALIDA DI QUESTA. VI CONSIGLIO DI PROVARLA



Questi sono dei tipici biscotti toscani con le mandorle che vengono mangiati da soli o ancora meglio inzuppati nel Vin Santo.
Esistono diverse ricette gluten free, ma spesso ci troviamo difronte a dei biscotti molto duri, per niente croccanti, praticamente niente a che vedere con gli originali.
Provate questa ricetta, ne rimarrete sicuramente entusiasti.

Ingredienti:

200 gr. farina Bi Aglut da Kilo
50 gr. farina di riso
180 gr. zucchero semolato
100 gr. di mandorle con la buccia affettate grossolanamente (a chi piacciono particolarmente ricchi di mandorle può arrivare a metterne fino a 120 gr.)
2 uova  Bio da 70 gr.
20 gr. di burro morbido
1 pizzico di sale
mezzo cucchiaino di bicarbonato
vanillina


Setacciare la farina in una terrina , unire lo zucchero, il bicarbonato, la vanillina e un pizzico di sale.
Mescolare gli ingredienti e disporli a fontana sul piano di lavoro.
Unire le uova ed il burro. Impastare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
A questo punto unire le mandorle affettate, lavorando ancora un po per distribuirle uniformemente.
Cospargiamo il piano di lavoro con della farina di riso ed andiamo a ricavare dei filoncini larghi 3-4 cm.



Foderiamo una teglia con carta forno e poniamoci i filoncini che inforneremo a 180° per circa 20-25 minuti. Quando saranno ben coloriti e ad un buon punto di cottura (non dovranno essere troppo duri ma nemmeno troppo morbidi) li taglieremo dando la classica forma del cantuccio li distanzieremo e rimetteremo tutto in forno abbassando la temperatura a 160°.




Di tanto in tanto li andremo a girare perchè dovranno dorare da tutte le parti.
Quando avranno raggiunto un colore uniforme da tutti i lati spegniamo il forno e lasciamoli dentro fino a che non si raffreddano.
Si conservano benissimo una volta freddi, chiusi in un contenitore, dove manterranno la loro croccantezza.



martedì 18 novembre 2014

LA RIBOLLITA senza glutine

Piatto tipico fiorentino, la ribollita non è altro che la minestra di pane avanzata ricotta in tegame di coccio (una volta) in tegame o padella (oggi).
Con il pane casalingo ( di cui ho postato la ricetta ed il procedimento) possiamo preparare una ribollita speciale buona come quella con glutine. Per ottenere una buona riuscita dobbiamo usare il pane raffermo (come diciamo noi in toscana) ovvero il pane cotto almeno il giorno prima. Se usiamo il pane fresco non avremo un buon risultato.
Per preparare questo piatto servono alcune verdure, ovvero:

cavolo nero  circa due mazzi
due patate piuttosto grosse
2 carote
fagioli bianchi cotti e loro brodo di cottura

Dobbiamo pulire e togliere le costole al cavolo nero, sbucciare le patate e pulire le carote.
Tagliare tutto e mettere a cuocere in acqua abbondante con due pizzichi di sale.
Far cuocere per circa 30 minuti in pentola a pressione.
Per quanto riguarda i fagioli, dobbiamo prendere quelli secchi o freschi surgelati e metterli a cuocere in pentola a pressione per circa 20 minuti  (dipende un po dal tipo di fagiolo)con un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e due foglie di salvia.
Una volta cotte le verdure ed i fagioli dobbiamo tagliare il nostro bel pane casalingo a fette ed iniziare a formare degli strati in una terrina.
Inizieremo il primo strato con le fette di pane sulle quali adageremo dei fagioli e un po della verdura cotta, bagneremo il pane con un po di liquido di cottura dei fagioli e proseguiremo così fino alla fine della terrina. Il liquido non deve essere in eccesso, deve servire a far rinvenire il pane.



Lasciamo per un po di tempo il pane a riposare(può andar bene un'ora come tutta una giornata, l'importante è che il pane si ammorbidisca), poi trasferiamo il tutto (capovolgendolo) in una padella capiente e mettiamo sul fuoco.
Adesso dobbiamo fare un lavoro che richiede un po di pazienza, dobbiamo spezzettare tutto il pane ed anche la verdura ed i fagioli, in modo che diventi tutto come una pappa. Aggiungere un po di olio di oliva ed aggiustare di sale.
Far cuocere fino a che non è tutto ben amalgamato e si inizia a formare una crosticina sul fondo.



Servire calda con un giro di olio a crudo.

IL PANE CASALINGO senza glutine

La famosa dieta mediterranea che tutto il mondo ci copia è basata principalmente su pane e pasta.
Questo è sicuramente il motivo per il quale la stragrande maggioranza delle persone diagnosticate celiache in età adulta rifiutano il pane senza glutine ed in molti casi lo sostituiscono con prodotti alternativi come gallette di riso, crackers o grissini ovviamente gluten free.
Tutto questo perchè non accettano di mangiare prodotti che non somigliano nemmeno lontanamente a quello che,per loro, era il sapore, la consistenza, la forma del loro pane.
Quando (a causa del mio lavoro di dietista) mi trovo a parlare con pazienti che mi riportano il loro disagio, mi dispiaccio infinitamente perchè io so che non è così.
Possiamo tornare a mangiare un pane veramente buono anche senza glutine, un pane che ci permetta di fare una bella fett'unta (come chiamiamo in toscana la fetta di pane con l'olio) ed anche una bella scarpetta o tutto quello che più ci va.
Ed io ci provo a farvi mangiare nuovamente un pane come si deve.
Per quanto riguarda le miscele che uso per panificare  seguo i consigli di Olga e Cappera (che non finirò mai di ringraziare) del Blog "UN CUORE DI FARINA SENZA GLUTINE", cambiando però le quantità che ho aggiustato a modo mio.
Per ottenere un prodotto di qualità superiore è basilare, a mio avviso, usare una quantità di lievito minima e prolungare la lievitazione il più a lungo possibile. Per ottimizzare i tempi (visto il poco tempo che normalmente abbiamo a disposizione) io mi sono organizzata così.
La sera, prima o dopo cena, preparo l'impasto che lascio lievitare tutta la notte, il giorno dopo quando ho tempo cuocio il pane.

INGREDIENTI:

650 cc. di acqua
2 gr. di lievito di birra
30 gr. grano saraceno
20 gr. farina di piselli (facoltativa potete aumentare la quantità di una delle altre farine al suo posto)
120 gr. farina Coop per pane o Farmo con o senza lattosio
150 gr. Nutri Free per pane
140 gr. Glutafin
260 gr. Mix B Schar

In una terrina abbastanza grande (con la lievitazione aumenterà di volume) metto l'acqua nella quale sciolgo il lievito.
In questi impasti è basilare partire dai liquidi ed aggiungerci la farina e non viceversa, l'impasto nel primo modo avrà sicuramente una migliore resa.
Inizio ad aggiungere le farine nell'ordine in cui le ho scritte nella lista ingredienti e, man mano che le aggiungo girando con una forchetta le incorporo all'impasto.
Non dovete preoccuparvi se l'impasto non risulterà ben omogeneo e presenta dei grumi, scompariranno durante la lievitazione. Non dovete girare troppo con la forchetta, basta far incorporare la farina e non girare troppo a lungo, non serve e ci fa perdere tempo (volendo questo impasto può essere fatto anche nella planetaria senza impastare troppo a lungo).
Quando preparate gli impasti per il pane ricordatevi sempre che la consistenza non deve essere ne
troppo dura ne troppo liquida, in entrambe questi casi il pane non verrà bene. Nel primo caso non riuscirà a lievitare, nel secondo avrete un prodotto umidissimo ed appiccicoso.
La giusta consistenza deve essere morbida, tanto da favorire la lievitazione ed una giusta cottura.
Terminato l'impasto copriamo a campana con una terrina (capovolta sopra) di dimensioni maggiori e lasciamo lievitare almeno otto/dodici ore.

L'impasto è ben lievitato, la consistenza è piuttosto morbida


Dopo questo tempo l'impasto è pronto per essere cotto. Se però non avete tempo di cuocerlo la mattina potete tranquillamente sgonfiarlo (lavorandolo un poco con la forchetta) e lasciarlo nuovamente  a lievitare (otterrete un prodotto ancora migliore).
Accendete il forno a 220° (io ventilato, ma va bene anche statico) quando è caldo dobbiamo trasferirci il pane nella parte bassa. Io tengo fissa nel forno una pietra refrattaria ed il pane lo appoggio direttamente li sopra. Se voi non l'avete non è un problema, mettete il pane in una teglia e la ponete nella parte bassa. Per togliere l'impasto dalla terrina io lo spolvero con della farina di riso che cerco di fare arrivare un po' da tutte le parti aiutandomi anche con una marisa (paletta in silicone) in modo che si stacchi facilmente dalle pareti della terrina. Facendo questa operazione l'impasto si sgonfierà, ma non dovete preoccuparvi. Durante la cottura aumenterà nuovamente il volume.
Una volta infornato l'impasto portate la temperatura del forno a 200°.
Questo è l'impasto dopo essere stato staccato dalle pareti della terrina
Per la cottura di questa quantità che vi ho dato ci vogliono circa 45 minuti nella parte bassa, poi il pane va messo a pancia in su e trasferito nella parte alta del forno dove ci rimarrà per altri 40 minuti.
Questo procedimento serve a far cuocere il pane anche nella parte inferiore che altrimenti rimarrebbe morbida.
Valutare l'esatto tempo di cottura non è facile perchè ogni forno ha la sua potenza, l'importante è vedere il colore della crosta che deve essere un po' brunito ed anche la consistenza della crosta che deve essere dura e croccante. Altro fatto da considerare è ovviamente la pezzatura del pane che dovremmo cuocere. Più piccola è la pezzatura meno tempo di cotturà servirà.
Questo tipo di pane una volta cotto e freddato può essere tagliato e surgelato.




Questo è il pane cotto.
Deve avere questo colore e potete vedere che bella lievitazione si ottiene soltanto con 2 gr. di lievito.

sabato 15 novembre 2014

CHICCHI DI CAFFE' senza glutine

Questi biscotti sono buonissimi e semplicissimi da eseguire.

ingredienti:
150 gr. burro morbido
150 gr. zucchero
3 tuorli
2 cucchiai di cacao amaro consentito
1 cucchiaio di caffè solubile consentito
300 gr. farina Bi Aglut pacco da Kilo
1 bustina di lievito per dolci consentito

Lavorare il burro morbido con lo zucchero, incorporare i tuorli e mescolare energicamente meglio se con le fruste elettriche.
Unire il cacao e il caffè solubile, alla fine aggiungere la farina setacciata con il lievito per dolci incorporato.
Ottenuto il composto fate dei cilindri, tagliare delle palline (non troppo grosse perchè poi lieviteranno) che appiattiremo su un lato ed incideremo sulla superficie con un coltello (come un chicco di caffè).


Adagiarle distanziate su teglia foderata di carta forno, infornare a 180° per 15-20 minuti. 





GNOCCHETTI DI PATATE E ZUCCA GIALLA senza glutine








INGREDIENTI:

250 gr. zucca gialla
300 gr. patate
70 gr. farina Molino dalla Giovanna per pasta fresca
3 gr. sale
1 uovo

Lessare a vapore le patate insieme alla zucca.
Una volta cotte schiacciarle entrambe con lo schiacciapatate avendo cura di sgocciolare dall'acqua in eccesso la zucca gialla.
Distendere questo impasto su una superficie ampia, deve ben raffreddare, una volta freddo aggiungere il sale e la farina  avendo cura di farla ben incorporare all'impasto di patate e zucca. 
Aggiungere successivamente l'uovo ed amalgamare bene il tutto.
Dopo aver infarinato una spianatoia prelevate una certa quantità di impasto e create dei cilindri piuttosto piccoli di diametro che taglierete in piccoli pezzetti
Questi piccoli pezzetti di impasto dovrete arrotolarli creando dei piccoli gnocchetti.
Mettete a bollire dell'acqua salata, quando bolle versate gli gnocchi un poco alla volta, quando vengono a galla sono cotti.
Conditeli a piacere sono buonissimi anche con solo olio e una spruzzata di parmigiano. 






mercoledì 12 novembre 2014

MEZZELUNE CON PASTA DI MANDORLE senza glutine

    




Avevo degli albumi avanzati così mi è venuto voglia di farmi dei biscottini di pasta di mandorle (che non vi nascondo avevo visto in versione con glutine giorni fa mentre facevo la spesa).

ingredienti:
104 gr. di albumi (erano di tre uova)
200 gr. zucchero semolato
200 gr. farina di mandorle (consentita) oppure mandorle macinate
1 cucchiaio di miele
essenza di mandorle amare consentita (a piacere)qualche goccia
lamelle di mandorle

Unire tutti gli ingredienti ed amalgamare bene, su una spianatoia distendere le lamelle di mandorle e tagliarle un po' per renderle più piccole. Adagiarci sopra la pasta di mandorle aiutandosi con un cucchiaio visto che l'impasto tende ad essere appiccicoso.
Fare un salsicciotto che dovrà essere rotolato sulle lamelle di mandorle, piegarlo a ferro di cavallo e adagiarlo su teglia foderata di carta forno.
Una volta sistemati tutti i biscotti metterli in forno spento a riposare per tutta la notte (ho preparato l'impasto dopo cena).
La mattina accendere il forno a 200° ed infornarli a forno caldo per circa 10-15 minuti. Devono prendere colore senza bruciarsi e mantenendosi morbidi all'interno. Una volta cotti spengere il forno, aprirlo e lasciare i biscotti ad asciugare all'interno.  



LA SFOGLIA senza glutine

             
 La pasta sfoglia, a mio avviso, e' sicuramente una tra le prove più difficili della pasticceria, soprattutto se dobbiamo farla con farine senza glutine. Navigando in rete tanto tempo fa, mi sono imbattuta in una ricetta chiamata "la sfoglia dei poveri" di Loriana, questa sfoglia mi ha subito colpito, perchè contiene molto meno burro del solito (e dato la mia deformazione professionale, sono dietista, ciò non guasta) inoltre ha sicuramente un'esecuzione molto più semplice delle altre.
Non ci aspettiamo grandi sfogliature, ma sicuramente ci da' delle belle soddisfazioni sia nel dolce che nel salato. 

ingredienti:

250 gr. ricotta
160 gr. burro morbido
250 gr. farina che io suddivido in 125 gr. Glutafin e 125 gr. Coop per pane o Farmo con lattosio
2 pizzichi di sale

In una terrina mettiamo la ricotta, il burro morbido, la farina ed il sale. Amalgamiamo il tutto con una forchetta o meglio ancora con le mani andando a creare delle grosse briciole.
Prendiamo un sacchetto di plastica per alimenti e mettiamoci dentro il contenuto. Premendo con le mani sul sacchetto compattiamo le nostre briciole facendo diventare il tutto come una mattonella, chiudiamo il sacchetto e poniamolo in frigo.
Io questa operazione la eseguo la sera,dopo cena,e lascio l'impasto ad indurire tutta la notte in frigo. La mattina lo tolgo dal frigo ed inizio a lavorarlo nel seguente modo.





Metto l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata con farina di riso e la spiano con il mattarello, alla fine la piego in tre (come si fa normalmente con la sfoglia) e la metto nuovamente nel sacchetto in frigo a riposare per circa 20-30 minuti.
Passato questo tempo riprendo l'impasto e lo spiano nuovamente con il mattarello tirandolo dalla parte aperta delle piegature.
Con questo tipo di impasto sono sufficienti 3/4 giri. La pasta sfoglia sarà pronta quando l'impasto sarà ben lavorabile e uniforme come aspetto.
L'importante è lavorare questa pasta appena tolta dal frigo, pertanto quando avete finito di fare i giri, se non avete tempo di preparare il prodotto, potete tranquillamente lasciare la sfoglia in frigo perchè non succede niente. La lavorerete quando siete in comodo.
Questa volta ho preparato delle sfoglie alla crema e con la mela.




domenica 9 novembre 2014

LA PIZZA senza glutine

                               LA PIZZA senza glutine


E' un classico  del sabato sera: pizza e che pizza !






questa e' la golosa dei miei figli.....















questa la vegetariana...mia e di mio marito



dosi per 4 pizze grandi:

680 cc di acqua
10 gr. lievito di birra (che si riduce a gr. 4 se l'impasto viene preparato la sera prima)
100 gr. Glutafin
200 gr. Nutri Free Mix per pane
100 gr. farina Coop o Farmo con o senza lattosio
270 gr. Mix B Schar
15 cc di olio evo
5 gr. sale


Sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungere l'olio.
A questo punto partire con le farine, le dovete aggiungere un tipo alla volta facendole amalgamare girando il composto con una forchetta (oppure potete impastare il tutto nella planetaria). Non dovete preoccuparvi se l'impasto rimane un po granuloso perchè nella lievitazione i grumi di farina spariranno.
Per ultimo aggiungete il sale. Verrà un impasto piuttosto morbido che lieviterà benissimo.
Tenete conto che io ieri sera l'ho preparato alle 15.00  e le pizze ho iniziato ad impastarle alle 19.00 ,sicuramente però il prodotto finale verrà  migliore se la lavorazione la farete la mattina per la sera o ancora meglio il giorno prima.
In questo caso dovrete diminuire la quantità di lievito perchè più lunga è la lievitazione, meno lievito dobbiamo usare.

L'abuso di lievito è dannoso per il nostro organismo, sempre più persone accusano problemi di digestione dopo aver mangiato pizza o pane sia con glutine che senza. Questo molto spesso e' causato da quantità eccessive di lievito . Abituiamoci, quando ne abbiamo la possibilità, a preparare i nostri impasti con largo anticipo, questo ci permetterà di limitare in maniera sostanziosa la quantità di lievito usata.

Pertanto se faremo l'impasto la sera prima useremo solo 4 gr. di lievito di birra. In questo caso, la mattina dopo quando l'impasto sarà ben lievitato, lo andremo a sgonfiare, bucandolo e girandolo con una forchetta, in questo modo lieviterà nuovamente e la pizza sarà ancora più buona. 
Prepariamo una spianatoia ben spolverata di farina di riso fine e mettiamoci sopra il nostro impasto (anche se è piuttosto morbido non vi preoccupate, si lavora benissimo), spolveriamo anche la superficie dell'impasto sempre con farina di riso. L'importante è lavorare la pasta in maniera molto dolce, non pensate di lavorarla come fosse un impasto con glutine. Io per prima cosa prendo una spatola di metallo e suddivido l'impasto in quattro e sempre con la spatola senza toccare l'impasto con le mani giro con delicatezza la porzione di impasto nella farina di riso (che non deve essere messa sulla spianatoia in quantità eccessiva ma ci deve essere).
A questo punto inizio a lavorare la porzione di impasto con le mani, spianandola nel centro (aiutatevi sempre con la farina di riso se dovesse tendere ad attaccarsi) cercando di lasciare un po' più alto il cornicione. Con una paletta di legno la sollevo e la trasporto su della carta antiaderente cospargo la superficie con un po' di olio evo e aggiungo  il pomodoro che ho preventivamente salato e con aggiunta di origano. Inforno (la cottura normalmente la faccio nei forni per pizza tipo "gennarì", per capirsi) la pizza portandola quasi a cottura, poi la estraggo e la condisco a piacere aggiungendo la mozzarella, la metto nuovamente in forno e termino la cottura.
A piacere un passaggio di olio evo a crudo.
Spero di essere stata sufficientemente chiara sulla procedura e mi scuso per le foto che lo so, non sono il massimo, dovrò mettere in preventivo un corso fotografico, diciamo che le posto solo per farvi avere un'idea un po' più chiara.

BAGUETTE senza glutine

                      
Le farine che uso per la panificazione sono sempre le stesse, variano soltanto le proporzioni in base alla tipologia di pane che vado a preparare. 

Non vi nascondo che spesso vado ad occhio senza stare dietro, in maniera troppo precisa, alla quantità dell'una o dell'altra,la cosa più importante a mio parere è la giusta consistenza da dare all'impasto, la giusta lievitazione e soprattutto la quantita' di lievito che andiamo ad usare.

In questo caso,per questa tipologia di pane, preferisco usare il lievito secco al posto di quello di birra.

dosi:

 400 cc. di acqua
1 bustina di lievito secco
gr. 20  farina di piselli **
gr. 100 glutafin
gr. 200 mix B Schar
gr. 50 farmo o coop per pane
10 cc. di olio


Mettiamo l'acqua in una ciotola e stemperiamoci il lievito, aggiungiamo l'olio.
Iniziamo con le farine che io stempero semplicemente con una forchetta, (senza usare l'impastatrice per lo meno quando si tratta di impasti così piccoli).
Una volta amalgamato il tutto lo suddivido in tre parti, spolvero il piano di lavoro con farina di riso finissima e ottengo tre sfilatini che pongo a lievitare nella forma per baguette incidendo la superficie con dei taglietti trasversali.
Le metto a lievitare  in forno spento oppure sotto un panno leggermente umido.
baguette
Baguette senza glutine

Il momento giusto per passarle in forno e' quando i taglietti apposti sulla superficie si sono un po' aperti. 
Normalmente basta circa 1,30 h di lievitazione.
Le inforno a 200° nella parte bassa. Una volta che si sono colorite in superficie, le giro  e le sposto nella parte alta del forno per farle dorare anche nella parte inferiore.
Quando sono ben colorite, spengo il forno e le lascio al caldo ancora per 30 minuti circa dopodichè le tolgo. 

baguette senza glutine


Sono ottime mangiate dopo circa 1 ora dalla cottura, anche se sono buone pure il giorno dopo appena ripassate in forno.

** la farina di piselli può essere impiegata in prodotti da forno sia dolci che salati in misura variabile dal 10 al 30 %.
Conferisce un sapore gradevole, migliora la morbidezza, aumenta il tenore proteico e abbassa l'indice glicemico dei prodotti a cui viene aggiunta. Dobbiamo ovviamente usare quella garantita senza glutine.


Se non la trovate o non volete metterla nel vostro impasto la potete tranquillamente sostituire con una delle altre farine impiegate.

giovedì 6 novembre 2014

TORTA DI MELE senza glutine


La torta di mele e' uno dei  miei dolci preferiti ma non sempre mi riesce bene, questa volta però devo sinceramente dirvi che mi è veramente piaciuta, pertanto ve la propongo........

ingredienti:

2 uova bio
90 gr. di zucchero
110 cc. di panna
5 cucchiai di olio di mais
150 cc. di yogurt magro
2 mele
1 bustina di lievito per dolci consentito
170 gr. Bi Aglut pacco da Kilo
80 gr. fecola di patate consentita
la buccia di un limone bio
dello zucchero di canna


Per prima cosa sbucciare le mele e tagliarle a fettine,grattugiarci la buccia di un limone. Prendere una teglia possibilmente a cerniera di circa 26 cm. e ungerla con il burro sul quale dobbiamo cospargerci dello zucchero possibilmente di canna.
Disporre sullo zucchero le fettine di mele ben disposte,(diventeranno la superficie della torta) se risultassero essere troppe, le fettine che vi avanzano le spezzetterete dentro all'impasto.
Dividere le uova, aggiungere alle chiare un cucchiaio dello zucchero e montarle a neve. Nei tuorli aggiungere il resto dello zucchero e montare con le fruste fino a che non diventeranno chiare e spumose. Aggiungere a questo composto la panna, l'olio e lo yogurt. Setacciare le due farine ed aggiungerci il lievito, unirle al composto dei tuorli. Eventualmente aggiungere anche le mele avanzate.
Versare il composto ben amalgamato sulle mele affettate ed infornare a 180° fino a che,con la prova stecchino ne uscirà asciutto (ci vorranno circa 45 minuti).
Una volta cotta lasciare freddare in forno la torta, quando e' ancora tiepida capovolgerla su un vassoio. 







Ciao a tutti sono Silvia e sono felicissima di essere entrata a far parte del Web.
Scrivo mentre il mio fedelissimo gatto si accoccola accanto alla tastiera, rendendomi il tutto molto più complicato di quanto non lo sia già ….
Il desiderio di creare un mio blog e’ nato da molteplici motivi, il principale è quello di dare anche il mio modestissimo contributo a tutti coloro che sono sempre in cerca di uno spunto in più per creare piatti senza glutine .
Sono molti anni ormai che nella mia cucina sono bandite farine o altri alimenti contenenti glutine dato che  metà dei componenti il mio nucleo familiare sono celiaci a tutti gli effetti e l’altra metà lo sono  di riflesso o di adozione come dico io.
Il percorso e’ stato duro, come per tutti. Penso che rimarrà per sempre impressa nella mia mente e forse anche in quella del resto della famiglia, la mia prima torta di compleanno in versione gluten free..
 Era una cosa non ben definita,  con la quale si rischiava  il soffocamento, tanto  che una vicina del nostro tavolo (eravamo in una pizzeria dove facevano pizze senza glutine ma non dolci….), una giapponese, mossa a compassione fabbricò  sul momento un origami e lo regalò a mia figlia …..
Con il tempo, tanta volontà, tante  … scottature e grazie soprattutto alla rete ed a coloro che reputo le mie guru, Felix , Cappera ed Anna,  sono riuscita ad ottenere risultati che gli “utilizzatori” definiscono speciali, e sono arrivata alla conclusione  che con queste farine possiamo fare tutto o  meglio  quasi tutto …
Per il momento penso possa bastare, non voglio tediarvi con troppi discorsi ,sicuramente non  mancherà  il tempo per conoscerci meglio, quindi vi lascio con la mia prima ricetta, una cosa semplice ma che da tanto senso di “normalità”.


Buona lettura e .. alla prossima !!






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